giovedì 15 marzo 2018

IL MISTERO ARNOLFINI 3

 
 

                   " Jean van Eyck, il primo pittore del nostro tempo " ( Bartolomeo Facio )             


(...) Il ritratto detto dei Coniugi Arnolfini fu dipinto da Jean van
      Eyck nel 1434: enigmatico, di una strana bellezza, senza
      precedenti né equivalenti nella storia della pittura.
      Ma forse - dopotutto - non è stato dipinto nel 1434: tutto ciò
      che sappiamo in fatto di data sta in una frase sibillina che
      funge da firma, scritta con arte, in cattivo latino sopra allo
      specchio :

                               Johannes de Eyck fuit hic
                                                1434

     Non fecit o complevit, ma fuit hic .
     Non Jan van Eyck  fece o terminò  questo dipinto nel 1934, ma
    "Jan van Eyck fu qui nel 1434. Oppure: Jan van Eyck  fu
      questo ( uomo ) nel 1434."
      La frase è doppiamente ambigua: non dice che il dipinto risale
      al 1434, ma che in quell'anno si situa la scena rappresentata.
      E si guarda bene dall'informarci se - di tale scena - Van Eyck
      fu testimone o protagonista. 
      Pone il dipinto sotto il segno del doppio senso.
      Grazie ai documenti contabili della corte di Borgogna ne
      sappiamo più su Van Eyck che su qualsiasi altro pittore del
      suo tempo, ma di quanto servirebbe per tessere un romanzo
     (ma questo non è un romanzo, è piuttosto un'indagine,
      un'analisi ) e tuttavia parti consistenti della sua biografia
      rimangono oscure.
      Cosa si può dire di  Jean van Eyck? Il luogo e la data di nascita
      sono ignoti. Gli storici lo fanno nascere in Fiandra intorno al
      1390, forse a Maaseik, sulle rive della Mosa o forse altrove.
      Sarebbe vissuto all'Aja e in seguito a Lilla, prima di stabilirsi
      a Bruges dove morì nel 1441. (...)


     Jean - Philippe  Postel  da     Il Mistero Arnolfini

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