mercoledì 17 gennaio 2018

RITI E MITI DELLA SEDUZIONE 3



(...) La seduzione è qualcosa di più di un'esperienza saltuaria nella
      nostra vita sentimentale: esercitata o subita, è una costante
      della nostra intera esistenza, la trama stessa del nostro entrare
      in contatto, in sintonia col mondo.
      Sempre e continuamente l'uomo è sedotto. Da bambino,
      attraverso la sorpresa che ogni nuova acquisizione comporta: è
      la seduzione dei suoni, dei colori, dei profumi, di ogni cosa che
      accenda la sua fantasia. Da adolescente sono il potere del
      sogno e il richiamo dell'utopia le forze da cui " lasciarsi
      condurre altrove", nella sensazione appagante e onnipotente
      che sia possibile conquistare il mondo e realizzare ogni
      aspirazione. Da adulti, la seduzione assume i mille volti del
      desiderio: le molteplici figure con le quali l'uomo popola il suo
      immaginario per padroneggiare la sua solitudine esistenziale,
      la sua condizione di individuo che forgia forme e simboli e che
      tesse racconti per darsi un'identità e una collocazione, per
      radicarsi nel mondo. Così è possibile parlare di una seduzione
      non solo amorosa, ma di una seduzione delle idee, di una
      seduzione dello spirito,della seduzione del male o delle
      immagini. Dovunque si profili una promessa di riparazione, di
      appagamento, o l'illusione di una ricomposizione delle proprie
      tensioni, o anche dovunque si intraveda la possibilità di
      sentirsi più pienamente partecipi della vita attraverso la sfida
      del perdersi e del ritrovarsi, lì è in atto la seduzione.
      La seduzione designa uno spazio circolare particolare: quello
      del Me posto in relazione all' Altro. E' una danza con un ritmo
      insolito, quella dell'avvicinamento e dell'allontanamento, della
      presenza e dell'assenza, del significato assoluto e del totale
      smarrimento e stravolgimento di ogni significato dinanzi all'
      ignoto che l'altro incarna, incantandoci e disorientandoci.
      Ciò che nell'altro ci incanta è la sua capacità di disorientarci,
      di distoglierci cioè dal nostro presente per immetterci con
      violenza in un altrove raro e inquietante, come ogni esperienza
      che solleciti l'emergere di vissuti complessuali profondi.
      Per restare fedeli ai suoi poliedrici rimandi e ai suoi molteplici
      aspetti, partiremo dall'analisi etimologica del termine
     " seduzione"  .  (...)


              Aldo  Carotenuto   da     Riti e miti della seduzione
     

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