mercoledì 3 gennaio 2018

LE MASCHERE DI EROS 3


(...) "Altra possibilità di fusione tra due persone non esiste nell'
        erotismo", il fare di Due Uno è la perniciosa illusione degli
        amanti, il lasciarsi avvincere dal fantasma fusionale dell' Uno
       - come ben vedrà Lacan.- Spesso, dietro una presunta unità,
       - nota acutamente Andreas Salomé - si nasconde una
        mutilazione. La segreta tragedia dell'amore - intuita anche da
        Simmel - risiede nell'evidenza che  " non ci incontriamo mai
        veramente", viviamo accanto a un'immagine luminosa dell'
        altro costruita dalla nostra immaginazione produttiva; siamo
        artefici contemplatori di una " stella irraggiungibile", così ci
        sfioriamo appena, condannati ad una sostanziale ed
        invalicabile estraneità percepita nell'apparente e illusoria
        vicinanza.
        Proprio come la creatività artistica, intellettuale e letteraria,
        l'erotismo è soggetto a intermittenze, non è capace di
        continuità, alterna manifestazioni esplosive a momenti di
        riflusso o di addomesticamento, di assorbimento nel dominio
        monocorde dell'abitudine . Quelli creativi sono momenti d'
        essere ( come diceva Virginia Woolf), epifanie fugaci e
        transitorie, cristallizzazioni episodiche e fortuite, soggette a
        lunghi intervalli dominati da noia e indifferenza, difficili da
        sopportare per chi trattiene il ricordo dell'originaria
        esuberanza. All'inizio di ogni rapporto ci si esalta facilmente,
        così come in un secondo tempo la delusione prevale senza
        comprendere che la prosaica realtà richiede differenti
        modalità di relazione ( come stima, compassione, fiducia,
        senso di responsabilità ) senza destituire per questo la
        sovranità di un'esperienza affettiva.  (...)


             Marco  Vozza   da    Le maschere di Eros

Nessun commento:

Posta un commento