giovedì 11 gennaio 2018

LA SAPIENZA DEL CUORE 1

 
 

" Filosofia dell'esistenza come pratica di pensiero che cerca di disegnare un orizzonte di punti di luce..."



L' ARTE DI COLTIVARE L' ESSERCI

(...) Si può vivere per inerzia: non come si vuole vivere, ma come si
      è cominciato ( Seneca ," La tranquillità dell'anima "  ).
     Ma questa non è vita, è il semplice osservarsi nel tempo.
     La vita può essere solo ciò che capita, ma può essere anche
     essere altro: può essere un lavoro di composizione di attimi di
     senso dove traluce il desiderio di trascendenza. A noi è affidato
     il compito di trovare l'arte di vivere la vita. Di trovare gesti e
     parole che nutrano l'anima di  "acqua viva  " ( Giovanni 4,10)
     per riuscire a fare della vita stessa un'architettura di senso.
     Si viene al mondo con il compito di divenire il proprio poter
     essere dando la miglior forma possibile alla proprie possibilità
     esistentive. E' in questa essenza dinamica e protensiva che
     consiste l'essenza dell'esistenza, un'essenza che si fa sentire nei
     termini di una responsabilità individuale.
     Ciascuno è responsabile della forma che assume il proprio
     esserci. Siamo responsabili del modo del nostro divenire perché
     siamo esseri non determinati: nella nostra essenza siamo fili di
     possibilità. A noi non è dato il modo del permanere puro, come
     la foglia del ciliegio che trova il suo tempo già definito, ma da
     subito siamo chiamati a inventare il disegno della vita.
     L'arte di vivere è coltivazione delle possibilità dei modi dell'
     esserci, perché ciascuna possa fiorire nella sua forma migliore.
     Fra le possibilità dell'esserci c'è anche la capacità i avere cura
     di sé, attraverso la quale il soggetto si assume il compito dell'
     autoformazione. Aver cura di sé, significa prendersi a cuore  l'
     esistenza per trasformare il vivere,il tempo - che ci è consegnato
     così come accade - in esistere, cioè in un modo di esserci in cui
     il proprio divenire prenda forma secondo direzioni e desideri
     meditati nel vivo.
     Ma la cura di sé è una forma di azione massimamente difficile
     perché nessuno ha padronanza dell'arte di esistere. Della cura
     di sé intesa come pratica per far fiorire l'essere, non esiste una
     scienza che abbia la forma di un sapere fondato su evidenze
     certe; non esistono dispositivi ermeneutici e regole di azione
     dal valore generale. Il lavoro dell'esistere ha necessità di un
     pensiero che rischiari, ma questo pensiero non può avere la
     forma di un discorso scientifico. Per interpretare e orientare il
     nostro esserci, abbiamo necessità di una filosofia dell'esistenza,
     da intendere come quella pratica di pensiero che cerca di
     disegnare un orizzonte di punti di luce capaci di rischiarare
     quel tanto che è necessario per trovare la giusta direzione dell'
     esserci e i ritmi del camminare nel tempo che ci è dato.  (...)

Luigina  Mortari  da  La sapienza del cuore ( Pensare le emozioni, sentire i pensieri )

2 commenti:

  1. Discorso ricco, importante, da meditare.
    E insieme alle parole, le grandiose note di Bach che hai scelto ci riportano davvero all'ESSENZIALE.
    Grazie di cuore!!!

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  2. Pur non essendo del tutto nuovi i concetti di questo libro, ho scelto di postarlo perché contiene spunti che - come dici tu - si prestano ad una riflessione.
    E poi - a differenza di altri testi filosofici molto complessi - ha un linguaggio comprensibile, scorrevole e piano che si adatta anche ad un blog
    ( che non sia di " soli addetti ai lavori " ).
    Avevo il dubbio invece che non venisse compreso ( nella fattispecie ) l'abbinamento col brano di Bach, ma dopo il tuo commento sono più tranquilla!
    Grazie del commento sempre attento e pertinente e della costante presenza.

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