lunedì 1 gennaio 2018

L' OMBRA DI DIO



                                        Caravaggio  -      Sette opere di misericordia




      " E noi - noi ci trasciniamo dietro, obbedienti,
        sulle spalle incallite e su montagne impervie,
        ciò che ci è stato assegnato. E, se ci inzuppiamo 
        di sudore, allora ci dicono: " Eh già, la vita è
        un grave fardello! ".
        Invece è l'uomo che è per se stesso un grave
        fardello. E questo perché si trascina dietro
        sulle spalle troppe cose estranee. Simile al
        cammello, egli piega le ginocchia e si lascia
        caricare ben bene. Specialmente l'uomo 
        robusto e paziente, nel quale abita la venerazione:
        troppe parole e valori estranei ha caricato su
        di sé - e ora la vita gli sembra un deserto."

             ( Friedrich   Nietzsche )                           


(...) La libertà - l'esperienza sconfinata della libertà - non è mai
      solo una semplice esperienza di evasione e di liberazione.
      Come un paziente dichiarava nel corso di una seduta : " Mi
      costa molto vivere nascosto, ma mi costerebbe molto di più
      vivere esposto". L'avventura della libertà è un'avvventura ricca
      di insidie e di rischi. Per questo Nietzsche ci avvertiva di una
      strana forma di sintomo che poteva affliggere i navigatori che
      avevano scelto di affrontare l'infinito spazio degli oceani.
     " Attenzione - ammoniva - alla nostalgia per la terra". A coloro
      che - anziché sopportare  e vivere con gioia l'esperienza senza
      confini della libertà - avvertiranno il rimpianto per la Legge 
      che restringe la vita assicurandola. Attenzione alla nostalgia 
      per il suolo, per l'identità della razza, del sangue o dell'
      ideologia. Se il cielo sopra le nostre teste è vuoto, se Dio è
      morto, se siamo come direbbe Sartre " soli e senza scuse", non
      significa che la libertà non porti con sé qualcosa di
      insopportabile, una sorta di vertigine o di nausea di cui
      vorremmo fare a meno. Lo ricorda con precisione Fromm nella
      sua lucida analisi della psicologia delle masse totalitarie: l'
      essere umano avverte l'esigenza della libertà ma avverte anche
      quella - diametralmente opposta - di " disfarsi del peso della
      libertà".
      Nei tempi di Nietzsche si tratta - dopo aver ucciso Dio e dopo
      averne costatato la morte - del rischio di finire per adorare la
      sua ombra, di fare dell'ombra di Dio un nuovo Dio. 
      L'ombra di Dio può assumere le spoglie dell'ideologia che
      afferma una verità assoluta, del culto scientista dell'oggettività
      dei fatti, dell'infatuazione narcisista pe il proprio Io, del
      nazionalismo fanatico. Insomma, l'ombra di Dio, secondo
      Nietzsche, è tutto ciò che può tornare a riempire il cielo sopra
      le nostre teste, che può oscurare il nulla che è a fondamento
      della nostra libertà.  (...)


         Massimo  Recalcati   da   Contro il sacrificio ( Al di là del fantasma sacrificale )



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