lunedì 8 gennaio 2018

IL MITO DI EROS 2



(...) In queste versioni del mito, Eros non era più uno degli dei
      originari, bensì uno degli erotés  o " divinità dell'amore" che
      avevano il potere di suscitare il desiderio negli esseri umani - e
      talvolta nelle divinità stesse - secondo il loro capriccio. Fra gli
      erotés , Eros è il Primus inter pares, il più bello e il più potente.
      Lo si trova descritto ora come un bambino, ora come un
      adolescente, ora come un adulto; a volte ha dei fratelli, altre
      volte è figlio unico. E' sempre - però - al centro di " rivalità
      amorose" che talvolta si risolvono per il meglio e portano - in
      alcuni casi particolari - a celestiali incontri sessuali tra
      divinità - ma possono anche imboccare una china distruttiva e
      trascinare alla rovina.
      Alla fine, Eros assume il carattere di figlio di Afrodite, la dea
      greca della bellezza, dell'amore e del desiderio. A seconda
      delle versioni, è figlio di padri diversi, ma sua madre è quasi
      sempre Afrodite, l'unica dotata di un ascendente su di lui:
      molti atti di Eros miranti ad attizzare la passione negli uomini
      e fra le divinità, venivano spesso ordinati da sua madre.
      In tutte le forme successivamente assunte dal mito, Eros è
      affascinante e bello, accorto e subdolo, capriccioso e maligno,
      talvolta scaltro e crudele. Riesce sempre a indurre anche la
      persona più intelligente a fare le cose più sciocche e senza
      ragioni comprensibili, ma solo per dimostrare il proprio
      potere e perché questo gli dà piacere. In una ricostruzione del
      mito, lo stesso Eros è vittima dei poteri di cui dispone : su
      ordine di Afrodite, Eros trafigge il cuore di Psiche - una
      bellissima mortale di cui la dea era invidiosa - la quale si
      innamora, perciò, dell'uomo più brutto del mondo. Eros però
      viene in parte ferito dallo stesso dardo: rimane incantato  dalla
      bellezza di Psiche e si consuma di desiderio per lei. Nell' unica
      circostanza in cui sfida il potere della madre, contravvenendo
      ad una esplicita ingiunzione, Eros rapisce Psiche e la porta con
      sé in un nascondiglio, prima che possa accaderle qualcosa di
      male. Ne nasce una struggente storia d'amore e Zeus, re degli
      dei e degli uomini, concede loro il permesso di sposarsi,
      elevando Psiche al rango di divinità.  (...)


Chrispopher Phillips   da   Socrate innamorato ( La filosofia dell'amore )



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