martedì 5 dicembre 2017

IL DOPPIO SGUARDO DI SOPHIA ( L'eterno femminino e il diavolo ) 1



L'eterno femminino, come Goethe lo ha rappresentato nel suo Faust, si manifesta in una forza intrinseca dell'anima femminile che spinge la coscienza umana verso il compimento delle sue potenzialità naturali, spirituali e di conoscenza superiore.
L'autrice, attraverso un rabdomantico inoltrarsi nella conoscenza -
che si avvale della messa a fuoco continua di temi psicologici,
simboli e topos letterari - considera le fasi quale continuum di
esperienza e di conoscenze essenziali, sia per la donna che per l'uomo moderni, troppo identificati con l' Io eroico maschile, teso a superare i limiti umani in un costante delirio di onnipotenza che
esclude dal suo orizzonte la morte e la fragilità. Sophia è la potenzialità dell'anima iniziata alla dimensione transpersonale della psiche: è la visione dell'intero, riguarda entrambi i generi e in entrambi può essere presente o assente. Rappresenta la speranza di compimento del processo individuativo. Sophia è l'ethos che passa attraverso la differenziazione dell' Io dal Tutto originario, ma ad esso sa tornare col filtro e col potere trasfigurativo della cultura e del discernimento etico, acquisiti nel rapporto col mondo e nell'incontro-scontro con l'ombra individuale e collettiva.
Ma la storia dell'umano comportamento, del pensiero e dell'immaginazione è lì a dimostrare che l'eterno femminino può essere tanto salvifico quanto demoniaco.
E trascurare il suo lato d'ombra sarebbe un grave errore. (...)


           frida  da    Il doppio sguardo di Sophia

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