mercoledì 20 dicembre 2017

FAR WEB 2



(...) Su questo approccio e sulle derive da social media si spendono
      litri d'inchiostro e fiumi di parole. Molti giornalisti mettono
      all'indice i social e condannano la Rete, coniando espressioni
      improprie e prive di senso che  - solo a sentirle - viene l'
      orticaria come, per esempio " il popolo del web ". Molti politici
      fanno proclami e studiano leggi per "fermare l'odio su Internet"
      Molti opinionisti affermano che la misura è colma. In pochi ,
      però, sembrano voler fare lo sforzo di comprendere il fenomeno
      nella sua complessità. In pochissimi si ricordano di specificare
      che i social sono fatti di persone e mettono al centro le persone.
      E che - forse - il problema non è rappresentato dalla rete ma
      dagli individui che la popolano. Il fondo, non è il web che odia:
      a odiare sono i suoi utenti. Ma : è colpa della rete se la gente
      odia? Se gli utenti ignorano la grammatica dei social media,
      non è forse giusto concentrarsi sull'alfabetizzazione digitale
      più che sulla repressione?. L'odio è un problema sociale o un
      problema social? I social  sono più una piazza o un megafono?
      Quali sono i rischi dell'amplificazione? Aveva ragione
      Umberto Eco nel sostenere che " i social hanno dato diritto di
      parola a legioni di imbecilli ?". Chi sono i cosiddetti 
      " webeti" ?.Siamo disposti a sacrificare la libertà di 
      espressione  per portare avanti la crociata contro l'odio 
      online? . Il bullismo online è più o meno pericoloso delle forme
      di bullismo tradizionale?  A livello normativo, esistono vuoti
      da colmare con leggi ad hoc pensate per Internet o le leggi già
      esistono? E se ci sono, perché non  ( sempre ) si applicano?
      Prima di addentrarci in questi interrogativi, non possiamo
      fare a meno di ricordare che i social media sono diventati 
      parte integrante delle nostre vite e sono esplosi ad una
      velocità che ci ha colti impreparati. E la velocità - quando si
      parla di rete - è molto, se non tutto. (...)


Matteo Grandi da   Far Web ( Odio, bufale, bullismo. Il lato oscuro dei social )  

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