domenica 19 novembre 2017

MARK E LA NOSTALGIA

 
 

L'esistenza scorre e ciò che resta è il ricordo di ciò che siamo stati. Poter sorridere del proprio passato è un lusso di pochi.
                                               


DAL LUNGO PARTY TRISTE

Qualcuno stava dicendo
qualcosa riguardo le ombre che coprono il campo, riguardo
lo scorrere dell'esistenza, di come ci si addormenti verso il mattino
e il mattino passi.

Qualcuno stava dicendo
di come il vento muoia ma poi ritorni,
di come le conchiglie siano le bare del vento
ma il tempo continui.

Era una lunga notte
e qualcuno disse qualcosa riguardo a come la luna perdeva il suo
bianco
sul freddo campo, come non ci fosse nulla davanti a noi
oltre le solite cose.

Qualcuno menzionò
una città in cui era stato prima delle guerra, una stanza con due
candele
contro un muro, qualcuno che danzava, qualcuno che guardava.
Cominciamo acredere

che la notte non avrebbe avuto termine.
Qualcuno stava dicendo che la musica era finita e nessuno
se n'era accorto.
Allora qualcuno disse qualcosa riguardo i pianeti, riguardo le
stelle,
di quanto fossero piccole, quanto fossero lontane.

                             da     The Late Hour 



MARE NERO

Una notte chiara, mentre gli altri dormivano, ho salito
le scale fino al tetto della casa e sotto un cielo
fitto di stelle ho scrutato il mare, la sua distesa,
il moto delle sue creste spazzate dal vento, divenire
pezzi di trina gettati in aria. Sono rimasto nella lunga
notte piena di sussurri, aspettando qualcosa, un segno,l'avvicinarsi
di una luce lontana, e ho immaginato che tu venivi vicino,
le onde scure dei tuoi capelli mescolarsi col mare,
e l'oscurità è diventata desiderio,e desiderio la luce che approssimava.
La vicinanza, il calore momentaneo di te mentre rimanevo
su quell'altezza solitaria guardando il lento gonfiarsi del mare
rompersi sulla riva e in breve mutare in vetro e scomparire.
Perché ho creduto che saresti venuta uscita dal nulla? Perché con tutto
quello che il mondo offre saresti venuta solo perché io ero qui?

                 da    Man And Camel



FRAMMENTO DI TEMPESTA

Dall'ombra delle cupole nella città delle cupole,
un fiocco di neve - tormenta al singolare , implacabile -
è entrato nella tua stanza e si è fatto strada fino al bracciolo
della poltrona dove tu, alzando lo sguardo
dal libro, l'hai scorto nell'attimo in cui si posava. Tutto qui.
Niente altro che un solenne svegliarsi
alla brevità, al sollevarsi e al cadere dell'attenzione, rapido,
un tempo tra tempo, funerale senza fiori. Nient'altro
se non per la sensazione che questo frammento di tempesta,
fattosi niente sotto i tuoi occhi, possa ornare;
che qualcuno, tra anni e anni, seduta come adesso sei tu, possa dire:
" E' l'ora. L'aria è pronta. C'è uno spiraglio nel cielo".

                  da    Man And Camel


CIO' CHE RESTA

Mi svuoto del nome degli altri. Mi svuoto le tasche.
Mi svuoto le scarpe e le lascio sul ciglio della strada.
Di notte metto indietro gli orologi;
apro l'album di famiglia e mi guardo bambino.

A che giova? Le ore hanno fatto il loro dovere.
Dico il mio nome. Dico addio.
Le parole si inseguono nel vento.
Amo mia moglie ma la caccio.

I miei genitori si alzano dai troni
nelle tasche delle nuvole. Come posso cantare?
Il tempo mi dice ciò che sono. Cambio e resto lo stesso.
Mi svuoto della mia vita e rimane la mia vita.


             da    Man And Camel


                  Mark   Strand



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