mercoledì 18 ottobre 2017

CIRCOLAZIONE A PIU' CUORI 2


LETTERA A CIOLINA ( MOGLIE FAUSTA )

9 Aprile 1946

Mia Ciolina,
sapesse mamina che magone ha Cinaglia da che è solo! E' sperduto come un uccellino che non sa ancora volare. Si sente spaurito, e guarda in giro nel nido con gli occhietti spaventati e guarda fuori per vedere se arriva mamina, a portargli il suo cibo d'affetto di cui ha tanto bisogno.
Si sta ben male, qui soli! Viene proprio  il mal di cuore, la malinconia e l'insonnia. Ciolina, lo sai che Cinaglia lontano da mamina deperisce e muore? Proprio così: come un fiorellino senza sole, un uccellino senza nido, un filo d'erba senza rugiada. Sento nel cuoricino un'ansia, un'inquietudine, e se Ciolina vedesse come sono supplichevoli i suoi occhini, certo non resisterebbe e arriverebbe di corsa, tutta spaventata e commossa.
Bene Cinaglia? Lui te ne vuole tanto, che questi giorni sembrano un tormento quotidiano, un'angoscia lenta e deprimente.
Sei la mia vita - tu - la mia gioia, la mia serenità: perché non lasciano Cinaglia dalla sua Ciolina?. Lui ha paura a star solo, e poi piange. Si sente sperduto. Il mondo è grande, e non c'è felicità che con Ciolina.
Io lavoro tanto, ma penso tanto a una piccolina, bellina come la stellina, e buonina come un angiolino e lontana come la stellina.
E pensa tanto tanto, perché vuole vuole vuole che Ciolina venga presto da lui, più presto che può, veloce come un fulmine.
Ce no me muoio.
Vieni più presto che puoi

                           Tuo Ciolino Cinaglia


  Giorgio Manganelli  da  Circolazione a più cuori ( Lettere familiari )

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