mercoledì 9 agosto 2017

LE PAROLE CHE CI SALVANO 3



LA TIMIDEZZA 2

(...)  Nutrita nonostante tutto di scintille e di gocce di leopardiana
       speranza, la timidezza ci aiuta a ritrovare in noi stessi la
       leggerezza e la sensibilità necessarie a costruire relazioni
       umane intense e creatrici; anche quando si rivolgono a umani
       destini incrinati dal dolore dell'anima e dalla tristezza, dall'
       angoscia e dalla disperazione. La timidezza - certo - è retaggio
       emblematico delle adolescenze, di quelle bruciate dagli ideali,
       dalle aspirazioni agli ideali più alti e travolgenti, e alla loro
       sconfitta. All'indifferenza con cui sono accolte dagli altri,
       conseguono lacerazioni dell'anima talora affascinate dalla
       morte volontaria.
       Non posso non continuare a riflettere sulla timidezza e sulle
       timidezze, su questa malattia dell'anima così frequente e così
       ignorata, così nascosta e così sanguinante.
       Non bisogna stancarsi mai di ascoltare il timbro della
       fragilità che vibra - in particolare - nelle adolescenze
       folgorate dalla timidezza: cose , queste, che le famiglie, la
       scuola e la psichiatria dovrebbero sempre fare. Non c'è
       timidezza che non si accompagni a sensibilità e a insicurezza;
       e anche questa forma di vita è considerata antiquata e inutile,
       dannosa e ai confini di un handicap, e tuttavia quanti rischi e
       quanta violenza si nascondono nella sicurezza di sé mai
       incrinata dal dubbio e dalla riflessione sui propri limiti.
       Non si può fare psichiatria senza essere accompagnati ( forse)
       almeno da qualche traccia di insicurezza e di ininterrotta
       riflessione sul senso - e sul nonsenso - delle parole che si
       dicono e delle cose che si fanno .  (...)


           Eugenio  Borgna    da    Le parole che ci salvano

Nessun commento:

Posta un commento