giovedì 31 agosto 2017

IL SEGRETO DEL FIGLIO 5



(...) Il figlio incarna l'incondivisibile differenza della vita e la sua
      forza illuminata.Egli resiste ad ogni possibile immedesimazione
      empatica. Si muove nel mondo portando con sé non solo l'
      irriducibile differenza della sua generazione rispetto a quella
      dei genitori, ma anche la particolarità più inafferrabile della
      sua esistenza. Il dono del padre della parabola lucana - che è
      anche il dono più grande che ogni genitore può offrire ai propri
      figli - è il dono della libertà. Il padre non esige il dialogo - la
      comprensione reciproca - ma riconosce il desiderio del figlio
      come un enigma indecifrabile. E questa indecifrabilità non è
      forse un'esperienza costante di ogni genitore?Ma non è proprio
      da qui che sorge l'amore come apertura assoluta al mistero
      dell'alterità del figlio? Il rispetto per il segreto del figlio non
      indica forse che la genitorialità non è mai un'esperienza di
      acquisizione e di appropriazione, ma di decentramento di sé ?
      L'amore non è empatico, non si fonda sulla comprensione
      reciproca e sulla condivisione, ma è rispetto per il segreto
      assoluto dell' Altro, della sua solitudine; l'amore si fonda sulla
      lontananza della differenza, sull'incondivisibile, sul reale
      inassimilabile del Due. Ciò vale nel rapporto tra genitori e
      figli e ancora di più in ogni legame d'amore. La psicoanalisi
      autorizza ad affermare che i legami d'amore che sanno durare
      nel tempo ed essere generativi, sono quelli che non sciolgono
      mai l'enigma del desiderio dell' Altro, che sanno custodire il
      segreto assoluto - impossibile da comprendere - dell' Altro.
      Solo sullo sfondo di questa solitudine, di questo enigma che
      ciascuno è e deve restare per l' Altro - oltre che per se stesso -
      può darsi un essere in rapporto all' Altro, un essere insieme
      all' Altro .  (...)


             Massimo  Recalcati   da   Il segreto del figlio

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