martedì 8 agosto 2017

AMORE MIO TI ODIO 2


SONO CONDANNATO

(...)  Cara Signora,
       se non ho più scritto è per non dover ripetere ogni volta la mia
       disperazione sempre più disperata. Sembra che qualsiasi cosa
       faccia sia sbagliata. Quando provo qualcosa nei confronti di 
       una persona, se me ne resto lì senza fare nulla, sbaglio perché
       non faccio nulla; se mi espongo un po', ugualmente sbaglio
       perché mi espongo. E me ne resto lì da una parte a guardare 
       gli altri che si conoscono e fanno nuove amicizie in un batter 
       d'occhio. Io magari cerco di inserirmi in un gruppo nel quale
       penso potrei trovarmi bene, cerco di partecipare alla 
       conversazione, faccio il simpatico, se capita faccio qualche
       favore. Mai però che qualcuno mi abbia chiesto :" Vieni con
       noi stasera?". Mai. Evidentemente la scritta " disperato" ce 
       l'ho in fronte e sia ragazze che possibili amici fuggono appena
       la leggono. Leggevo nella sua rubrica, di donne single che si
      " contendono" gli uomini. Ma dove sono? Eppure non mi pare
       di fare schifo, ho un buon lavoro e potrei essere un " buon
       partito". Perché io non sono conteso? . Non sto dando la
       colpa a nessuno: so che la colpa è soltanto mia: dovrei avere
       più fiducia in me, stimarmi di più. Ma come fa uno ad
       aumentare la fiducia se non ne ha poi nessun riscontro?
       Mi scusi se queste parole sono tristi, ma nascono da vicende
       finite una peggio dell'altra. Dovrei dirmi che se non troverò
       la donna giusta ( e neanche quella sbagliata ), ci sono tante
       altre belle cose al mondo: il lavoro, l'amicizia, il sole.
       Ma dover rinunciare - a trentacinque anni - ad amare ed
       essere riamato, a sapere cosa si prova a dare un bacio, una
       carezza, tutto questo per me è una sofferenza troppo grande.
       (...)

                  Paolo


  Isabella Bossi Fedrigotti   da     Amore mio ti odio

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