lunedì 26 giugno 2017

IO NON SOFFRO PER AMORE 2



LA DIPENDENZA EMOTIVA


(...) La " Sindrome da dipendenza affettiva" è la base sulla quale
      si costruiscono molte relazioni insane e fondate sul
      maltrattamento.
      Gli psicologi affermano che alcune persone sviluppano una
      dipendenza nei riguardi delle relazioni difficili e diventano
      quindi una preda facile per il molestatore, fisico o psicologico:
      le persone con dipendenza affettiva. La definizione clinica della
      dipendenza emotiva, secondo il dott. Jorge Castillo Blasco
     ( esperto del Centro Universitario di Cordova n.d.r ), sarebbe
     questa : " Un modello persistente di bisogni sentimentali
     insoddisfatti cui si cerca di ovviare in modo disadattato con
     altre persone". La dipendenza affettiva è tipica di persone
     cresciute in ambienti carenti di affetto, che si sono poi
   " specializzate " nello spremerlo da individui difficili. Invece di
     rendersi conto che devono fuggire da certi vampiri sentimentali
     incapaci di dare alcunché, continuano a pretendere da loro un
     po' d'amore. Questo tipo di persona ha una spiccata tendenza
     a vedere il lato buono delle cose, e non la manipolazione o i
     giochi di potere e dimostra - pertanto - una deplorevole e
     pericolosissima incapacità di individuare negli altri l'ostilità o
     la facoltà di fare del male. In fondo a una tale personalità c'è
     una tendenza depressiva, una carenza affettiva, con
     ipersensibilità al rifiuto, che rende il soggetto vulnerabile.Un
     dipendente reagisce in modo assurdo quando viene maltrattato:
     invece di lasciare il maltrattatore, si incolpa del maltrattamento
     Questi dipendenti - uomini e donne - provano un bisogno
     affettivo estremo in tutte le differenti relazioni di coppia, in
     quanto esse non dipendono tanto dal partner, quanto dalla
     propria idea dell'amore. Il dipendente emotivo lo è anche
     quando non ha un partner perché - come nel caso dell'alcolista
     o del tossico - la dipendenza rimane per tutta la vita, che beva
     o che non beva, che si faccia o meno. Un'altra caratteristica di
     queste persone è l'incapacità di sopportare la solitudine. E c'è
     chi la riempie con un partner, chi con l'alcol , i videogiochi, etc.
     Le persone che soffrono di immaturità emotiva tendono ad
     attaccarsi a determinate cose in concreto: alla sicurezza quando
     il dipendente è convinto di non saper badare a se stesso; alla
     stabilità quando ha paura dell'abbandono; alle manifestazioni
     d'affetto quando teme di non essere ricambiato. In questo modo
     i timori umani possono finire per confluire in una dipendenza e
     in un asservimento totale quando si crede di aver capito come
     placarli. Ed è proprio così che si cade in paradossi perversi.
     (...)


         Lucia  Etxebarrìa   da    Io non soffro per amore

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