venerdì 17 marzo 2017

IL PIU' DELLE MANI



E' il più delle mani dove contengo
il viso che dischiudi al giorno, agli anni avvoltolati
negli inverni che fanno folla ai tetti senza gronda,
allo scegliere secondo il sacco semivuoto
delle appartenenze, mai per volontà ma sempre
al limite degli abbandoni prossimi
al cuore della terra, al medicamento degli arrivederci.

Sei e sarai sempre bimba tra le mani, qui
sotto lo sterno che batte un tempo di liuti,
sotto il ramo che non si cura d'essere montagna,
sul crinale di confine tra l'essere sovrani
del corpo e preda delle solitudini, questo lasciare
negli occhi la traccia per il poi, le stimmate
di un sole tralasciato all'inizio del sempre.


            Augusto  Pivanti  da   Specchio del disinganno


3 commenti:

  1. Sotto il ramo che non si cura d'essere montagna.
    Che bello. Essere se stessi fino in fondo. Senza curarsi ne di essere o sembrare altro.

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  2. Essere se stessi è difficile: richiede passione e - come ogni altra cosa - tempo.

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  3. Essere se stessi richiede soprattutto coraggio.

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