giovedì 2 febbraio 2017

LOU, MIA REGINA ( 1 )




Nizza, 28 Settembre 1914


Questa mattina ho detto d'amarti, mia vicina di ieri notte, e così ora - se te lo scrivo - sono meno a disagio.
Me ne ero già accorto da quella colazione nella vecchia Nizza, dove i tuoi occhi di cerbiatta, grandi e belli, mi avevano tanto turbato da farmi allontanare non appena ho potuto , per sottrarmi alla vertigine che mi davano. E quello sguardo che vedo da ogni parte ancor più ancor dei tuoi occhi  di questa notte, di cui il mio ricordo ritrova più la forma che l'espressione.
Di quella notte benedetta, i miei occhi hanno conservato soprattutto un'immagine, l'arco teso della bocca semiaperta, fresca e ridente di una ragazzina che diceva le cose più assennate, le più spiritose con il suono di una voce tanto incantevole che, nel terrore e nel rimpianto generato da sogni impossibili, ho pensato che non avrei voluto essere altro che il Taciturno accanto a una Louise come te ( la quarta moglie di Guglielmo il Taciturno fu Louise de
Coligny, figlia dell'ammiraglio ).
Ah, se potessi sentire una voce dal fascino capace di suscitare
illusioni così meravigliose!
Non sono passate che ventiquattro ore da allora e, istante dopo istante, ecco che l'amore mi abbatte, poi mi esalta, mi sospinge verso l'alto, poi mi sprofonda e mi chiedo se fino ad oggi ho veramente amato. Ti amo in mezzo a fremiti tanto deliziosamente
puri che, nel pensare al tuo sorriso, alla tua voce, al tuo sguardo
tenero e ironico, mi sembra ogni volta che se anche non potessi
più incontrarti, la tua cara apparizione ormai legata al mio cervello, resterebbe eternamente al  tuo fianco.
Come puoi vedere, ho preso a tale proposito - anche se non intenzionalmente - precauzioni da disperato perché, dopo un vertiginoso minuto di speranza, altro non so sperare che sia consentito ad un poeta che ti ama più della vita, di eleggerti a sua dama e dichiararsi tuo appassionato servitore, mia vicina di ieri sera, cui bacio le adorabili mani

                         Guillaume Apollinaire


      Guillaume Apollinaire  da      Lou, mia regina


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