martedì 7 febbraio 2017

IL DISSIDIO ( SCIENTIFICO E NON, TRA FREUD E JUNG ) 1



(...)C.G.Jung, nel 1906 iniziò una fitta corrispondenza con Freud e
      l'anno successivo si recò a trovarlo a Vienna. Durante il
      viaggio che fecero insieme negli Stati Uniti per un ciclo di
      conferenze, si analizzarono reciprocamente i sogni.
      Ma fu proprio in quell'occasione che si misero le basi
      ( emotive ) di quel dissidio che prese poi una veste scientifica
      e che portò alla conseguente rottura fra i due. In un giorno
      della traversata, mentre Freud e Jung si trovavano sul ponte
      del piroscafo a conversare, Freud  ( che pure considerava Jung
      non solo l'erede ideale della propria disciplina, ma anche come
      una sorta di figlio ), disse a Jung che avrebbe dovuto
      descrivergli un sogno ( per poi analizzarlo ) , ma che non lo
      avrebbe fatto perché questo avrebbe minato la propria autorità.
      Jung fu negativamente impressionato da questa presa di
      posizione del " Maestro", ritenendo il fatto non solo una
      mancanza di fiducia, ma anche  un'evidente manifestazione
      di insicurezza  da parte di Freud, oltre che un'incapacità di
      gestire la relazione umana e transferale  fra loro.
      In sostanza, l'atteggiamento cautelativo  di Freud andava
      a minare ( secondo Jung ) proprio quel principio di autorità
      che il maestro tentava di difendere.
      Ad ogni modo - nello stesso anno - Jung  fu nominato
      presidente dell' IPA ( International Psychoanalytic
      Association ), incarico da cui si dimise nel 1914.
      In quegli anni infatti,  era venuta maturando in lui  la
      convinzione che il materiale rimosso non avesse soltanto
      natura sessuale - come Freud sosteneva - e aveva elaborato
      un concetto diverso di libido . La pubblicazione, nel 1912,
      di  Wandlungen und  Symbole der Libido, siglò la distanza
      da Freud. In quel lavoro, infatti, Jung, interpretando molto
      materiale mitologico, aveva postulato la produzione
      simbolica della mente come fattore che permetteva il passaggio
      dell'energia psichica delle pulsioni alle manifestazioni
      culturali dirette verso la creatività, oltre che l'idea che nell'
      inconscio ci fossero  non solo rappresentazioni a carattere
      soggettivo,ma anche collettivo ( inconscio collettivo ).
      Staccatosi definitivamente da Freud, Jung fondò la Psicologia
      analitica e pubblicò numerose opere, tra cui Seele und Tod
      ( Anima e morte, 1934 ) e Mysterium coniunctionis  
      ( Gli opposti psichici nell'alchimia, 1956 ).  (...)


                                  frida
     
     

     
 

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