domenica 4 dicembre 2016

DICONO DI LEI ( Ballata della Loba )




(...) Dicono che fosse una strega e che vivesse in uno spazio ai
      margini del cielo.
      Nessuno conosceva il suo nome.
      Dicono che di giorno prendesse le sembianze di una donna dai
      lunghi capelli d'ebano e si dipingesse gli occhi di nero,
      vestendo il suo corpo dalla pelle lacerata dal tempo.
      Dicono che camminasse per le strade senza smuovere l'aria
      e che la sua ombra sottile scomparisse nelle crepe dei muri
      assieme alle lucertole dalla coda mozzata.
      Dicono che fosse pazza perché viveva di sogni e che si
      rifugiasse nei sogni per non impazzire.
      Dicono di averla vista scavare a mani nude fra le macerie della
      sua vita, in cerca di una briciola di felicità mai conosciuta.
      Dicono che trattenesse nella sua bocca scarlatta il seme del
      peccato non suo e che attendesse l'ora in cui il sole
      precipita stanco all'orizzonte per tramutarsi in lupa, nutrendosi
      del suo stesso amore per non morire e che, per non smarrirsi
      nella notte, segnasse il sentiero con le sue lacrime.
      Dicono che al suo passaggio le cicale smettessero di cantare
      e i versi di poesia si piegassero alla sua lingua come i giunchi
      al vento di tempesta.
      Dicono di averla vista ballare tra le fronde di un acero - antico
      come il suo dolore - e che parlasse con le stelle reiette e con
      le nuvole pregne d'agonia.
      Dicono che non sia mai esistita, ma io che l'ho amata, posso
      dire che era vera .  (...)
     

                              frida



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