martedì 29 novembre 2016

NON E' PIU' COME PRIMA 3 ( ...Gratitudine )

 
 

                                                           
                                                 Perdono e gratitudine




(...) Il circolo negativo dove la spinta aggressiva generata dall'
      angoscia di morte ritorna sul soggetto come sentimento
      persecutorio e ostilità, avversione distruttiva del mondo, è
      chiamato da Melanie Klein  " schizoparanoide". Si tratta di un
      impaludamento speculare, rispetto la quale la gratitudine
      introduce un salto simbolico.  Diversamente dall'invidia, la
      gratitudine sorge dal riconoscimento del danno provocato all'
      oggetto d'amore spietatamente aggredito a causa della sua
      alterità e autonomia. L'angoscia psicoparanoide difronte alla
      minaccia dell'oggetto leso dall'invidia e pieno di rancore acido,
      si trasforma in una nuova preoccupazione, questa volta non più
      causata dalla violenza persecutoria dell '  oggetto, ma per
      l'oggetto, per averlo potuto ferire, danneggiare, distruggere.
      Questo significa che la gratitudine sa riconoscere il debito
      simbolico nel confronti dell' Altro e saluta come una festa il
      ritrovamento dell'oggetto nella sua alterità. Mentre nell'
      angoscia persecutoria il soggetto è aggredito dall'oggetto e
      teme la sua ritorsione, in quella depressiva, da cui scaturisce
      la gratitudine, esso si mobilita positivamente verso  l'oggetto,
      riconosce quello che ha ricevuto dall'oggetto stesso e tutto
      quello che ad esso deve. In questo senso l'emergere dei
      sentimenti di gratitudine verso l'Altro segnala la fine dell'odio
      invidioso e la possibilità di un nuovo inizio. Quando le nebbie
      dell'invidia si diradano, può sorgere il sentimento nuovo della
      gratitudine ( in termini lacaniani essa non è che il
      riconoscimento della nostra provenienza dall' Altro, il dono
      ricevuto dal linguaggio, del dono della vita e della parola
      che viene dall' Altro ).  (...)


Massimo Recalcati da    Non è più come prima ( Elogio del perdono nella vita amorosa )


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