mercoledì 16 novembre 2016

COSA SOTTENDE L'IDEA DELL' UCCISIONE DI UN NEMICO



(...) La consuetudine di uccidere i criminali impiccandoli agli
      alberi è arcaica. Originariamente aveva forma sacrificale. Gli
      antichi Germani, per esempio, impiccavano le vittime
      sacrificali in onore del dio Wotan, non solo i criminali, ma
      anche i prigionieri di guerra. Il vincitore si preoccupava di dire
      al suo prigioniero:" Ora  ti dedicherò al dio Wotan". Lo stesso
      Wotan rimase sospeso per nove giorni e nove notti al frassino
      Yggdrasil, dopodiché scoprì le rune e acquisì una segreta 
      saggezza. Impiccare qualcuno ad un albero come vittima
      sacrificale al dio è un'antica idea tedesca. Nel Cristianesimo
      questa rappresentazione archetipa assume la forma della
      crocefissione di Cristo, mentre nell'Asia Minore era venerato
      Attis appeso a un pino. E'  un'idea pre- cristiana che emerge 
      sia nella sfera mediterranea che in quella germanica. 
      Chiunque sia impiccato o crocifisso è dedicato a un dio.  
      Dobbiamo indagare che cosa sottenda l'idea dell'uccisione di 
      un nemico non per vendetta sociale o in conseguenza di un
      verdetto, ma nella forma più arcaica di sacrificio agli dei.
      A mio parere, v'è sottostante un'idea assai più profonda di
      quella di una pura e semplice punizione. Quando si deve
      combattere il male demoniaco in una persona, colpisce
      soprattutto il fatto che, se la persona in questione è veramente
      distruttiva, ( e non si limita  a piccole mancanze, come 
      indulgere alla pigrizia o compiere qualche inganno etc., 
      comuni a tutti ) si avverte immediatamente qualcosa di 
      inumano, Soprattutto negli stati psicotici: in questi casi ci si
      imbatte talvolta in una distruttività così fredda, inumana e
      demoniaca, e allo stesso tempo così " divina" che se ne resta
      sopraffatti. Fa correre un brivido gelido lungo la schiena: è
      troppo orrendo, sconvolgente, ed è questo tipo di diabolica
      malvagità interiore che mette in grado qualcuno di compiere
      un assassinio a sangue freddo.  (...)


          
              Marie - Louise  von  Franz  da   L' Ombra e il Male nella fiaba    

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